Decamerone, vizi, virtù, passioni
Teatro dei Rinnovati di Siena
Al Teatro dei Rinnovati, da venerdì 6 a domenica 8 febbraio, alle ore 21,15 Stefano Accorsi sarà in scena con "Decamerone, vizi, virtù, passioni", liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio. Marco Baliani e Stefano Accorsi, dopo le loro particolari letture dell’Orlando ariostesco, si cimentano nuovamente nell’arte del racconto affrontando il capolavoro di Giovanni Boccaccio. L’apertura su altri mondi possibili, creata dalle fantasie di quei privilegiati sfuggiti alla pestilenza, serve a rendere la realtà meno terribile e ad offrire una chiave di lettura quando tutto sembra assurdo e senza senso. Ascoltando le antiche storie del Decamerone riscopriamo com’è attuale quel medioevo folle, grottesco e crudele. Baliani ci racconta: "Le storie servono a rendere il mondo meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta faticosamente vivendo, le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo, l’alito della morte... Per questo ci si sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare.
La città è appestata, la morte è in agguato, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori ridicoli, erotici, furiosi, storie rozze, spietate, sentimentali, grottesche, paurose, purchè siano storie, e raccontate bene, perchè la vita reale là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda.
Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del Decamerone di Boccaccio perchè oggi ad essere appestata è l’intera società. Ne sentiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le conventicole, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti,la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare.
In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti... Perchè anche se le storie sembrano buffe, quegli amorazzi triviali e laidi, quelle puzzonate, quelle strafottenti invenzioni che muovono al riso e allo sberleffo, mostrano poi, sotto sotto, come in tutte le grandi storie, il mistero della vita stessa, un’amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza, facendoci di botto scoprire che il re è nudo, e che per liberarci dall’appestamento, dobbiamo partire dalle nostre fragilità e debolezze, riconoscerle, farci un bell’esame, ridendoci sopra, e digrignando i denti, magari uscendo da teatro poco indignati ma ragionevolmente incazzati, anche con noi stessi."
Adattamento e regia Marco Baliani, drammaturgia Maria Maglietta
con Salvo Arena, Silvia Briozzo, Mariano Nieddu, Teresa Saponangelo, Naike Silipo
scene e costumi Carlo Sala, luci Luca Barbati, produzione Nuovo Teatro / Fondazione Teatro della Pergola
IL TUO HOTEL A SIENA PER UNA SERATA A TEATRO
Link al Sito Ufficiale: www.comune.siena.it